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La Costruzione

La Costruzione

IN PRINCIPIO ERA……IL GRANO.

I Flumeresi, devoti fortemente al loro Santo Protettore, San Rocco, ancora oggi provvedono a raccogliere a mano le “migliori” spighe percorrendo instancabilmente i campi di grano dell’intero territorio comunale.

 

E’ IL TEMPO DELLE “GREGNE” (grandi fasci di spighe). 

Il grano mietuto, è trasportato sotto forma di gregne presso il Campo del Giglio.

 

L’ORA DEI CARRISTI.

Uomini abili nell’“arte del legno” si adoperano a montare l’intera struttura di abete, alta trentuno metri, che è rivestita secondo un disegno omogeneo ma che varia di anno in anno.

 

L’IMPORTANZA DELLE DONNE.

Fondamentale l’apporto collaborativo delle donne. Queste, con grande perizia e pazienza, scelgono le spighe ad una ad una raggruppandole per tipo, forma, colore e grandezza in tanti mazzetti detti “matte’l”. I “matte’l” sono immersi in appositi contenitori di acqua e fatti macerare in base al tipo ed alla destinazione fino a rendere lavorabile il collo del curmo, piuttosto legnoso e fragile, per poterlo intrecciare e costruire, quindi, l’elemento fondamentale del rivestimento del Giglio cioè LA CATENA.

 

E POI………….LE SQUADRE.

Cinque squadre si contendono annualmente la vittoria per la realizzazione del piano più bello sfidandosi nella composizione dei pannelli ricamati rigorosamente con spighe intere, tosate, curmo e graliti.